
La pubblicazione e il successo di un manoscritto prima rifiutato da molte case editrici, scatena la caccia all'autore.
Daphne Desperaux (Alice Isaaz) è una giovane editor della nota casa editrice parigina Grasset; durante un viaggio in Bretagna, in una piccola biblioteca pubblica dove sono anche conservati manoscritti rifiutati dalle case editrici, scopre quello che è certa essere un capolavoro, il romanzo “Le ultime ore di una storia d’amore”. L’autore è lo sconosciuto Henri Pick, purtroppo defunto da qualche anno. Sia la moglie che la figlia del defunto, che aveva una pizzeria in zona, ignoravano del tutto la passione dell’uomo per la scrittura e che avesse scritto un romanzo, ma ne autorizzano la pubblicazione. Appena uscito, il libro ha subito un successo dirompente, dovuto anche alla particolarità dello scomparso autore. Senonché in una famosa trasmissione televisiva dedicata ai libri, il conduttore Jean-Michel Rouche (Fabrice Luchini) dichiara in diretta, e alla presenza della famiglia dello scomparso Pick, l’assoluta impossibilità che un pizzaiolo bretone che non ha mai scritto niente in vita sua possa essere l’autore di un romanzo così riuscito. La trasmissione degenera in una lite tra la famiglia offesissima e il conduttore, tanto da dover essere interrotta. Licenziato in tronco dalla tv e ostracizzato dal sistema letterario parigino, Rouche decide di dimostrare al mondo di aver ragione e si reca sul posto, riuscendo a incontrare Joséphine, la figlia di Pick (Camille Cottin), insegnante e amante della lettura. I due, pur certi delle loro opposte convinzioni, decidono di collaborare alla soluzione dell’enigma.