Cinema: L’amore inatteso
- SdC Magnago
- 16 mag 2013
- Tempo di lettura: 2 min
L’amore inatteso.
Venerdì 17 maggio ore 21:00
Sabato 18 maggio ore 21:00
Lunedì 20 maggio ore 21:00
Su invito di un insegnante del figlio, Antoine si reca a una serie di incontri di catechesi per adulti e a sorpresa rimane affascinato dall’incontro con Dio…
Ispirandosi alla storia vera della conversione del marito Thierry Bizot (raccontata in Francia da un bestseller il cui titolo suona più o meno “cattolico anonimo”) la regista francese Anne Giafferi (che invece credente non è) descrive con semplicità, realismo e un tocco di commedia la storia di un incontro a sorpresa, quello di Antoine, un uomo apparentemente realizzato e senza dubbi, con Gesù Cristo. Antoine è un avvocato quarantenne con una bella famiglia e la sua riscoperta del cristianesimo avviene un po’ casualmente dopo un colloquio con l’insegnante di suo figlio che, intuendo un conflitto interiore che neppure lui sa confessarsi, lo indirizza a una catechesi per adulti. Antoine ci va inizialmente per buona educazione, ma pieno di scetticismo e pregiudizi. E in effetti a parte il prete intelligente e gentile che inizia gli incontri chiedendo a tutti “Chi vuole essere amato?”, la varia umanità che frequenta gli appuntamenti non sembra molto diversa, per l’appunto, da quella degli alcolisti anonimi: c’è quella che a messa si annoia e a cui stanno sull’anima i preti pedofili e le scarpe di seta del Papa, quello che sta studiando filosofia e si prende appunto, i veterani e i timidi… Qualcosa, però, ha preso a muoversi nel cuore di Antoine e a poco a poco quei due incontri settimanali, tenuti nascosti per pudore o vergogna, diventano il fulcro di un cambiamento che investe tutti i suoi rapporti. A partire da quello difficile con il padre rigido e anaffettivo e il fratello minore (il “figliol prodigo” sempre preferito), a quello faticoso con il figlio adolescente, ma anche la relazione con la moglie, che a un certo punto, insospettita dalle assenze, addirittura inizia a sospettare un tradimento. “Hai incontrato qualcuno a quelle riunioni?” gli chiede turbata. E Antoine, attraverso quelle facce inadeguate e magari anche un po’ imbarazzanti, ha davvero incontrato qualcuno, Gesù. Un “amore inaspettato”, che scombina le carte e le idee preconcette della sua cerchia di amici, ma anche un ritorno a casa che fa riscoprire ad Antoine la sua fede di bambino. Si può forse rimproverare al film della Giaffuri un’indulgenza al sentimentalismo, l’incontro con Dio significa soprattutto emozione e per quanto permetta ad Antoine di iniziare un percorso di perdono e riconciliazione con il suo passato e il suo presente familiare, alla fine del corso sembra potersi tradurre solamente nel buon proposito di una messa domenicale. Tenendo conto, però, della provenienza del protagonista (l’ambiente intellettuale borghese splendidamente e ironicamente descritto dalla regista, probabilmente proprio di prima mano) ci sembra dirompente, e a tratti anche toccante l’effetto di questo “outing” della fede, che spiazza e scuote una laicità autocompiaciuta (che belle le scene in cui il protagonista si trova, disarmato, faccia a faccia con l’immagine di Gesù) e piena di pregiudizi e può essere davvero l’inizio di una vita nuova. Laura Cotta Ramosino. Fonte: sentieridelcinema.it
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