Cinema: SAMMY 2 La grande fuga
- SdC Magnago
- 27 dic 2012
- Tempo di lettura: 2 min
Sammy 2 – La grande fuga
Un film di Ben Stassen. Con Billy Unger, Chris Andrew Ciulla, Pat Carroll, Carlos McCullers II, Melanie Griffith.
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Titolo originale Sammy’s Adventures 2. Animazione, Ratings: Kids, durata 92 min.- Belgio 2012.- Eagle Pictures uscita giovedì 13 dicembre 2012.
Proiezioni 2013: Venerdì 28 dicembre ore 16:15
Sabato 29 dicembre ore 21:00
Domenica 30 dicembre ore 16:15
Un cartone didattico che racconta di animali e della loro vita vessata dalla razza umana
Nel giorno della schiusa delle uova Sammy e il suo amico Ray stanno assistendo alla nascita delle nuove tartarughe di mare quando arriva un gruppo di uomini a catturarli e chiuderli in un gigantesco acquario/ristorante, in cui gli avventori mangiano ammirando sulla volta di vetro i tanti pesci che nuotano. Determinati ad evadere Sammy e Ray catalizzano l’attenzione di tutti gli altri pesci dell’acquario in una serie di piani d’evasione. A due anni di distanza dalla prima epopea (50 anni nella vita di una tartaruga di mare, tra conflitto con gli umani e ricerca dell’anima gemella) torna Sammy. Questo secondo lungometraggio d’animazione belga dedicato alla tartaruga svela in maniera molto più aperta del primo le proprie aspirazioni insieme alle ispirazioni. Il fantasma della Pixar è presente sia nella sinossi (i protagonisti sono tutti prigionieri di un istituto e devono fuggire come in Toy story 3) sia, come già nel primo film, nell’antropomorfizzazione della tartaruga di mare (vista in Alla ricerca di Nemo). Il fine di Sammy 2 è però completamente differente. Invece che raccontare di uomini, parlando di giocattoli o di pesci, il film di Ben Stassen racconta di animali, della loro vita vessata dalla razza umana, del loro diritto alla libertà e di tutti quei temi ecologisti che già erano ravvisabili nel primo film. Non particolarmente raffinato nella scrittura nè audace nella regia Sammy 2 è intrattenimento fruibile dai soli bambini, impensabile per un altro tipo di pubblico e buono più per sessioni educative che per esaltazione cinematografica. Non avesse avuto il bonus del tema importante, non si fosse schierato dalla parte del giusto e della pedagogia sarebbe stato un film trascurabile come molti altri, eppure questa sua forza commerciale è anche la sua debolezza cinematografica. Determinato a lanciare un messaggio il film dimentica di essere intrattenimento, relega le parti comiche a momenti separati e ben confinati, non riuscendo mai a permeare ogni momento, ogni interazione e ogni svolta con quella dose di ironia e leggerezza che è caratteristica della miglior animazione per l’infanzia.
Gabriele Niola
fonte: mymovies.it
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